Ti voglio bene.
Sono parole estremamente semplici e così dannate.
E’ una liberazione completa da tutte quelle turbolenze mentali che son riuscito ad imbastire, volendo dire senza far capire e immaginando che tu avessi già capito e che lasciassi fare, complice.Giorno per giorno, direi quasi ora per ora, guardandoti notavo che ti trasferivo lentamente ma inesorabilmente nel mio sentire.La tua disponibilità a sorridere, la capacità di captare i miei pensieri mi ha creato uno stato di benessere. La tua maturità e serietà mi hanno consolato.Da quel punto è stato un passo, non breve, che mi ha portato ad essere nella beatitudine in cui sono.Ho forse travisato quei piccoli segni che interpretavo a modo mio, come più si confaceva al mio nuovo stato.Ma volevo travisare e sbagliare e ne sono felice: sento di essere in uno stato di grazia che rende leggeri i pensieri e l’anima.Non mi resta che sperare che tu prenda bene queste mie righe, non ti senta offesa di questo mio umano interesse nei tuoi confronti.Vuole essere una lettera d’amore, senza rivestire questa parola della sua intrinseca fisicità.Non tradirei nessuno comunque, non sto togliendo qualcosa ad altri. Non ruberei nemmeno un bacio.E se poi davvero io avessi preso il più grosso abbaglio della mia vita resto tranquillo perché non mi allontaneresti, sapendo che quello che provo per te è ciò che io vorrei tu provassi per l’uomo della tua vita.Un bacio.